dario perillo
attività artistica
Nato a Milano nel 1973, sin dai primi anni d’infanzia ho trascorso gran parte del mio tempo nello studio di mio zio, pittore professionista. È qui che sono venuto a contatto con la bellezza dei colori, con la forza dell’espressione, con la definizione delle forme per mezzo della luce, con il trasporto insito nell'ideazione, nella progettazione ed, infine, nella realizzazione di un opera. Un percorso creativo ed artigianale, che richiede osservazione, approfondimento, sviluppo, che contiene in sé tutte le fasi di un progetto. È qui che mi sono formato nel gesto e nel pensiero artistico, arrivando passo dopo passo ad individuare nella pittura ad olio la tecnica da me privilegiata per esternare sentimenti, passioni, stati d’animo, emozioni. La pittura ad olio come modalità per dare forma, colore, luce, vita alla mia personale esigenza espressiva.
Gli studi universitari e la Laurea in Architettura conseguita presso il Politecnico di Milano nel 2000, contribuiscono a costruire il background e a definire le condizioni da cui scaturiscono le prime opere su tela.
Le esposizioni personali e le partecipazioni a collettive e concorsi locali si concentrano negli anni tra il 1988 ed il 1997. Il completamento degli studi mi proietta nel mondo dell’architettura, con esperienze altamente significative, dapprima con collaborazioni universitarie, successivamente nell'ambito della realizzazione di opere infrastrutturali, con la partecipazione alla costruzione della prima tratta della Linea M5 della Metropolitana di Milano tra le fila del Consorzio di costruzione.
Tuttavia non ho mai smesso di tracciare le linee di prospettive sempre nuove, tanto nella pittura quanto nella vita, continuando nel tempo a dipingere.
Nel 2013, per scelta di vita, mi sono trasferito a Bergamo, dove ho dato vita alla mia famiglia e dove attualmente vivo e lavoro, affiancando all'attività tecnica ed ai servizi di ingegneria, quella creativa ed artistica.
"Dipingo per esprimere le mie emozioni e per condividerle con chi nelle mie opere trova un po' di sé"